Mercoledì
11 aprile si è tenuto in Assolombarda l’incontro fra il
Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali,
Nazionali e l’Azienda, in merito ai seguenti temi:
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Risultati economici 2017 e previsioni per il 2018
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Avanzamento gestione esuberi
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Knowledge Academy Exprivia–Italtel
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Nuova struttura Service Center
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Stato delle cose nella trattativa Italtel – TechMahindra
I
dati economici del 2017 sono in linea con quanto preventivato.
L’AD
ha dichiarato che il fatturato è stato di 430 ML€, (+7% rispetto
al 2016), il primo margine di 113 ML€, il costo del lavoro risulta
stabile (83ML€ circa), l’EBITDA di 15 ML€ (in salita rispetto
al milione del 2016). Il dato riassuntivo vede comunque la Società
in perdita per circa 10 ML€ (nettamente inferiori ai 98 ML€
dell’anno precedente).
I
risultati conseguiti sono frutto di un buon andamento del mercato
interno (nelle attività per Telecom e Open Fiber in particolare) e
di un risultato negativo sul mercato estero (Americana Latina in
particolare).
Per
l’anno in corso l’Azienda conta di focalizzarsi ulteriormente
sulle attività per Open Fiber, tenuto conto delle forti
preoccupazioni che si stanno manifestando lato Telecom (vi è un
rischio di significativa riduzione del business), ponendo grande
attenzione al rispetto del Piano Industriale e dei vincoli di
bilancio.
La
gestione degli esuberi,
in applicazione dell’accordo sottoscritto nel dicembre scorso con
il Sindacato, ha portato a una riduzione del personale eccedente che,
dati di fine marzo, si attesta per Italtel a una sessantina di
persone (o poco più).
Dai
130 esuberi di fine 2017 si devono infatti scalare le 43 uscite
previste (fra le persone al 35% e quelle al 13%) e le 23
ricollocazioni che sono in corso d’opera.
Come
Sindacato si è fatto presente che il conteggio è scorretto perché
le eccedenze che Italtel intendeva gestire erano dell’ordine di
un’ottantina di lavoratori, tenuto conto che delle 130 persone
sopracitate una cinquantina erano uscite dal novero esuberi grazie ai
Progetti Finanziati, alla commessa Iran, alle ricollocazioni interne
del 2017.
L’Azienda
ha convenuto che il conteggio deve essere rivisto con particolare
riguardo alle persone “recuperate” grazie ai Progetti Finanziati
e alle ricollocazioni interne (le due voci interessano in totale
circa 25 colleghi) mentre la commessa iraniana, vista la situazione
di stallo, al momento non dà garanzie sufficienti per essere presa
in considerazione.
Come
previsto dall’accordo di dicembre, le Parti si rivedranno nelle
prossime settimane per definire la gestione dei colleghi ritenuti
eccedenti dopo la scadenza degli ammortizzatori sociali del 30
giugno.
L’AD
su nostra sollecitazione, visto anche l’eco che ha avuto sulla
stampa il modo con cui sono si sono tenuti i colloqui per l’adesione
alle uscite volontarie incentivate, ha convenuto che sarà possibile
la presenza durante il colloquio, se richiesta dai lavoratori, di un
rappresentante sindacale.
La
ricollocazione di lavoratori Italtel in Exprivia
ha dato risultati modesti.
Delle
49 persone (tutte di Castelletto) che hanno sostenuto un colloquio
con Exprivia, solo 11 sono state ritenute idonee all’assunzione. Di
queste, 8 hanno infine accettato il passaggio in Exprivia. Fra le 28
persone che l’Azienda di Molfetta ha considerato non idonee ve ne
erano alcune che avevano manifestato un non interessamento alla
ricollocazione. Italtel sembra intenzionata a ricontattarle per
vedere se hanno nel frattempo maturato la disponibilità ad aderire
al percorso di uscita, tenuto conto che le condizioni a contorno sono
in parte mutate (si è avuto il closing per l’acquisizione di
Italtel da parte di Exprivia; 8 colleghi, come detto, hanno fatto da
apripista…).
La
nota dolente dell’incontro riguarda la conferma, da parte
aziendale, di dare vita alla struttura del Service Center
(il cosiddetto “Reparto confino”).
L’Amministratore
Delegato ha motivato la nascita della Struttura da un punto di vista
strettamente finanziario. In pratica finirebbero temporaneamente nel
Service Center le persone ritenute non produttive delle Business Unit
“Telco&
Media Product/Solution Unit”
e “Infrastructure
Integration Product/Solution Unit”
in modo da “sgravare” il bilancio delle due BU riportandole,
qualora non lo fossero, in attivo.
Quanto
previste per le due BU potrebbe interessare anche il resto di Italtel
nei mesi a venire. Nell’ipotesi dell’Azienda le persone inserite
nel Service Center ne uscirebbero dopo un percorso di
riqualificazione.
Il
Responsabile HR ha citato, a proposito, gli esempi di persone
attualmente in formazione per le attività BUL e quelle che a breve
verranno selezionate per seguire corsi SAP finalizzate a lavorare per
commesse Exprivia: per loro il passaggio nel Service Center dovrebbe
essere di breve durata.
Come
Sindacato riteniamo inaccettabile la formazione della nuova struttura
che, lo pensavamo e continuiamo a pensarlo, si trasformerà per molte
persone in un’ “area di parcheggio”, possibile serbatoio nel
quale far confluire gli esuberi che dovessero emergere qualora i
conti economici di una struttura aziendale non quadrassero.
È
chiaro che, indipendentemente dalle attitudini lavorative e dagli
skill delle persone, se un dipendente fosse collocato, per sua
sfortuna, su commesse non redditizie, rischierebbe l’ingresso nel
Service Center senza garanzie certe di uscirne.
Per
questo motivo,
vista la determinazione ribadita dall’Amministratore Delegato nel
voler dar vita, a breve, alla nuova Struttura, si
è deciso di organizzare per settimana prossima, come
prima ma non unica forma di protesta,
gli scioperi, con conferenza stampa così
articolati:
-
lunedì 16 aprile a Carini (dalle 9 alle 12)
-
martedì 17 aprile a Milano (dalle 8 alle 11)
Infine
l’Amministratore Delegato ha fornito informazioni sulla trattativa
in corso con TechMahindra
e sul futuro dei 29 lavoratori ex Italtel che ne fanno parte.
Italtel
ha confermato all’Azienda indiana la disponibilità ad allocare
anche per il 2018 il personale TM su commesse legate a: Prodotti
Proprietari, area BUL, Clicsoft Telecom. La trattativa non si è
ancora conclusa causa richiesta, da parte di TM, di certezze nei
pagamenti, che le sono dovuti, da parte di Italtel (la quale, a sua
volta, ritiene la richiesta non vincolante per una chiusura positiva
dell’accordo, tenuto conto che possiede le disponibilità
finanziarie per pagare nei tempi previsti e, qualora non lo fosse,
pagherebbe, come prassi, gli interessi legati al ritardato
pagamento).
La
prossima settimana sono previsti incontri tra il Sindacato del
commercio e TechMahindra per discutere della richiesta aziendale di
una riduzione delle retribuzioni dei lavoratori necessaria a
migliorare i margini economici della società.
La
considerazione finale che vogliamo fare è la seguente: emerge con
sempre maggior evidenza che l’Azienda di Telecomunicazioni che da
sempre conosciamo sta subendo un mutamento nella sua natura,
divenendo, o rischiando di divenire, un’azienda dove a comandare è
il “sciur padrun dalle bele braghe bianche”.
Si
è chiuso un ciclo storico, è meglio saperlo.
Da
parte nostra continueremo a lottare per difendere i diritti dei
lavoratori che da parte loro, NESSUNO escluso, non devono abbassare
la testa.
Nelle
prossime settimane si renderà necessario un ritorno al MiSE per
comprendere fino in fondo come il nuovo azionista intenda mantenere
gli impegni assunti da Italtel davanti al ministero.
FIM-FIOM-UILM
Nazionali
Coordinamento
Nazionale RSU gruppo Italtel
12
aprile 2018
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