Giovedì 28 gennaio si è svolto un incontro fra l'Azienda e il Coordinamento Nazionale RSU su: lavoro da remoto, CIGO Covid, Smart Working.
L'Azienda ha comunicato che il lavoro da remoto, tramite lo Smart Working in deroga che si sta facendo
oggi, continuerà fino al 5 marzo. Successivamente si darà seguito a quanto
decretato dal Governo.
Sulla CIGO Covid,
Italtel ha confermato che intende avvalersi della possibilità di ricorrere alla
Cassa per 11 settimane, fino alla fine di marzo. L’Azienda ha ipotizzato un uso
medio della CIGO pari a un giorno la settimana per dipendente, fatte salve
alcune aree, dove il carico lavorativo è estremamente elevato (BUL, Ingegneria
di rete…) per le quali prevede un massimo di 3 gg mensili.
Come Sindacato abbiamo evidenziato la criticità di
un’applicazione simile della CIGO,
tenuto conto di elementi a nostro avviso da non sottovalutare: difficoltà di
fare CIGO per lavoratori che operano presso i clienti (a tale riguardo HR concorda
in linea di principio su un’applicazione minore della Cassa laddove le attività
presso il Cliente si rivelassero critiche); ricorso alle consulenze che, se ridotto,
permetterebbe l’impiego di personale interno; persistenza di circa 30 persone
nel Service Center che andrebbero riallocate… elementi che nel loro insieme
imporrebbero una diminuzione delle giornate generali di CIGO e una loro miglior
redistribuzione.
Il
Responsabile HR ha ritenuto in parte valide le osservazioni sindacali,
impegnandosi a un utilizzo il più possibile flessibile della CIGO in modo che
vi sia un aggravio minore sui lavoratori evitando inoltre impatti negativi su
attività e commesse nelle quali Italtel è impegnata.
Lato Service Center si è espresso per un ritorno a una
gestione migliore del reparto (come
avvenuto negli anni precedenti il 2020) con una valutazione delle competenze dei
colleghi ancora allocati nel Service Center in modo che, laddove siano
evidenziate necessità di colmare carenze di personale in altre aree aziendali, i
lavoratori possano venir ricollocati.
Come Sindacato abbiamo ribadito che il Service Center va chiuso o in alternativa che vengano previsti corsi di formazione che favoriscano il ricollocamento dei lavoratori.
Più in generale, al di là della CIGO Covid, Italtel
ipotizza un ricorso ad altri ammortizzatori sociali nel 2021, con un impatto medio del 13% sui dipendenti. L’utilizzo
di ammortizzatori sociali si renderebbe necessario a causa dei risultati
economici non soddisfacenti che hanno visto, per esempio, un calo del fatturato
della Società di un 30% circa (nel raffronto 2020 su 2019) dovuto ad alcuni
fattori che hanno impattato sull’operatività Italtel (l’essere in una condizione
di procedura concorsuale; il non poter accedere a finanziamenti agevolati; il
non poter partecipare a gare nella pubblica amministrazione; i difficili
rapporti con Cisco lato fornitura di loro prodotti e servizi…)
Sugli
ammortizzatori sociali che verranno e sul Piano Industriale della “nuova”
Italtel avremo modo, come Sindacato, di approfondire il dialogo con l’Azienda.
Riteniamo fondamentale che il Piano Industriale sia di
rilancio e sia a salvaguardia delle competenze ancora presenti in Italtel utilizzando
se possibili strumenti innovativi (Fondo Nuove Competenze, Contratto di Espansione…).
È
infine proseguito il confronto che dovrà portare (si spera nel giro di poche
settimane) ad un accordo sul nuovo Smart
Working, post-Covid.
Vi è
sintonia con Italtel rispetto a un allargamento dello SW a tutta la platea
aziendale, per un numero di giorni pari al 50% delle giornate mensili lavorabili.
Sul
tema incentivi economici a favore dei lavoratori (per spese derivanti dallo SW)
Italtel si è detta disponibile a parlarne (incentivi da riconoscersi a fronte anche
di riduzioni spese delle quali l’Azienda potrebbe avvantaggiarsi applicando uno
SW quantitativamente superiore rispetto a quello in vigore nel periodo pre-Covid).
Nei prossimi incontri andranno definiti i parametri in base ai quali calcolare
l’eventuale incentivo.
Il
dialogo proseguirà quindi nelle settimane a venire: confidiamo che un buon
accordo sia raggiungibile, un accordo che venga incontro alle esigenze e alle
aspettative dei colleghi.
Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel
28 gennaio 2021
Nessun commento:
Posta un commento