Giovedì
18 marzo si è svolto un incontro fra l'Azienda e il Coordinamento Nazionale RSU
su: Service Center, percorso salvataggio e rilancio di Italtel, CIGO Covid,
vaccinazioni in azienda.
Sul Service Center abbiamo ribadito in prima istanza la
necessità della chiusura del reparto, essendo
mutate le condizioni presenti all’epoca della sua nascita e vista l’esiguità del
numero delle persone che ne fanno parte (alcune delle quali appartenenti fra
l’altro a categorie protette).
Italtel
non ha recepito la richiesta, ma si è detta disponibile da un lato a porre a
capo del Service Center una figura (quadro o dirigente) che si muova per
trovare ricollocazione alle persone, non solo attendendo eventuali richieste di
forza lavoro provenienti da altre aree, ma proponendo in modo “attivo”, ai
responsabili degli altri reparti, il personale del Service Center che si ritiene
ricollocabile.
L’Azienda
intende valutare la possibilità di usufruire del Fondo Nuove Competenze per la
formazione dei colleghi del Service Center (il tutto però una volta definita
con precisione l’area della loro ricollocazione e le necessità formative
collegate).
Si
tornerà a discutere del tema Service Center fra una quindicina di giorni.
Sul percorso salvataggio e rilancio di Italtel, l’AD ha confermato le notizie di stampa, il via libera
del Tribunale di Milano alla richiesta di Concordato in continuità aziendale
con assuntore. L’ok del Tribunale è un passo importante, ma non l’ultimo, per
portare in salvo l’Azienda.
Il 29
settembre vi sarà l’adunanza con i creditori che dovranno dare un parere (si
spera) positivo alla proposta di concordato che Italtel avanzerà loro, passo
propedeutico alla sottoscrizione dell’Omologa (fine anno, primi 2022).
A valle
dell’Omologa si costituirebbe una NewCO con PSC socio di maggioranza (77%) e
TIM socio di minoranza (23%).
Non è
ancora chiaro se PSC intenda procedere con l’affitto di Italtel.
Nella situazione attuale (affitto non presente) Italtel può comunque, a differenza del periodo di Prenotativa, partecipare a commesse pubbliche, per quanto la partecipazione risenta del momento delicato che stiamo vivendo.
Non
risultano esservi problemi di liquidità perché Italtel già dall’anno scorso ha
proceduto con una gestione molto accorta a livello di flussi di cassa.
Fra le
parti si è concordato di rivedersi a breve per discutere, rispetto al futuro
prossimo venturo, il nuovo Piano Industriale che definisce gli obiettivi
dell’Italtel per gli anni a venire.
L’Azienda ci ha poi anticipato la volontà di usufruire
dell’ultimo periodo di CIGO COVID (nei
mesi di aprile, maggio, giugno 2021). Anche in questo caso seguirà un incontro
fra le parti per discutere le modalità di applicazione, a valle
dell'ufficializzazione del Decreto Legge Sostegno.
Abbiamo quindi chiesto se Italtel avesse o meno
intenzione di aderire al piano di vaccinazione in azienda, così come “sollecitato” da Confindustria.
La
scelta se aderirvi o meno è sotto valutazione, nel senso che da un lato Italtel
è a favore (perlomeno a fornire il locale infermeria e il servizio di
prenotazione vaccinazioni), ma dovendo, prima di poter dare un assenso
definitivo, valutare bene quali siano i profili di responsabilità che
potrebbero ricadere sull’Azienda stessa.
Da
notare che quanto sopra detto interesserebbe in prima istanza la sola sede di
Castelletto, essendo l’unico sito dove è presente una struttura di infermeria
ritenuta adeguata allo scopo, e tenendo conto che al momento l’iniziativa è
stata proposta da Regione Lombardia e Assolombarda.
Come Sindacato, pur condividendo le perplessità dell'Azienda, abbiamo fatto presente che riteniamo che la vaccinazione sia un diritto di tutti, e che quindi ogni iniziativa in tal senso andrebbe legata a provvedimenti governativi, non a iniziative territoriali.
Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel
19 marzo 2021
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