Martedì 4 maggio si è svolto un incontro fra Azienda, il Presidente del Gruppo PSC, un rappresentante della Società di Consulenza BAIN & Company, FIM-FIOM-UILM Nazionali e territoriali, Coordinamento Nazionale RSU su: presentazione nuovo Piano Industriale.
A valle
dell’incontro si sono brevemente affrontati altri argomenti, quali: il Service
Center, la CIGO Covid, il trasferimento delle sedi di Roma e Castelletto.
L’A.D. Italtel e il consulente della BAIN & Company
hanno illustrato le linee guida del Piano Industriale Italtel.
Il P.I. prevede un salto dimensionale dell’Azienda,
all’interno del Gruppo PSC, con l’obiettivo di dare vita a un grande polo
nazionale dell’impiantistica.
La
“nuova” Italtel dovrà focalizzarsi su tecnologie innovative quali 5G, IoT,
Hybrid Cloud, Cibersecurity, Data Center, ampliando il numero dei clienti, non
solo nel settore tradizionale delle TLC, ma anche in quello Enterprise,
conquistando ulteriore spazio a livello internazionale (in particolare nell’area
LATAM).
Per
ottenere quanto descritto servirà una maggiore incisività a livello commerciale,
una riqualificazione della R&D (per coprire carenze di know-how, laddove
presenti), l’assunzione di nuove figure prese dal mercato.
Il
risanamento conti, oltre a un prospettato e progressivo aumento del fatturato
negli anni a venire, dovrà basarsi sulle buone pratiche amministrative mutuate
dal Gruppo PSC, su un incremento del personale diretto rispetto all’indiretto,
sui risparmi derivanti, nel caso di Milano, dal cambio sede (alti oneri di
affitto non sono più giustificati per l’attuale comprensorio di Castelletto).
Come Sindacato riteniamo importante che l’Azienda abbia
presentato un Piano sfidante ed “espansivo”.
Riteniamo però che lo scenario nel quale il Piano è stato definito (2020) non sembra essere confermato da quanto si sta delineando a livello di politiche nazionali, con particolare riferimento alla possibile nascita di una Rete Unica (la cui progettazione, realizzazione, gestione, vedrebbe Italtel, all’interno del Gruppo PSC, fra le protagoniste).
Per
questo motivo abbiamo sostenuto che Italtel e PSC chiedano un incontro nei
tavoli istituzionali (MiSE e Ministero del Lavoro in primis) per avere conferma
che i presupposti del Piano Industriale siano tuttora validi.
Solo a
valle di una conferma della validità degli scenari delineati nel Piano si potrà
entrare nel merito del confronto e comprendere in quale modo i lavoratori
Italtel potranno essere coinvolti nel percorso di crescita.
L’Azienda e il Presidente del Gruppo PSC si sono detti
favorevoli a ricontattare le Istituzioni.
Venendo all’attualità Italtel, abbiamo sottolineato come Sindacato che non vi potrà
essere possibilità di realizzare gli obiettivi presentati nel Piano senza che
vi sia un reale coinvolgimento delle persone, con segnali concreti, che incidano
positivamente sul loro lavoro quotidiano.
Due esempi: a
fronte di un aumento dei carichi di lavoro (lo stesso Piano prevede un 2021 in
crescita rispetto all’anno precedente), alla vittoria di importanti commesse
(quali TIM Multivendor), al numero cospicuo di assunzioni che si sono avute, si è fatto presente che non ha più senso
insistere con la CIG, distribuendo invece le persone sulle attività in crescita
e su quelle che si prospettano.
Con la medesima logica, abbiamo chiesto con forza la
chiusura del Service Center, un reparto che non ha più senso di esistere: le
poche persone rimaste al suo interno andrebbero ricollocate sulle nuove
attività o reintegrate nelle aree aziendali di provenienza.
L’Azienda si è detta disponibile a confrontarsi sui temi
posti, ribadendo che per esempio, lato
Service Center, alcune persone sono recentemente uscite dal reparto proprio per
essere allocate su nuove commesse.
Sulle sedi, l’A.D.
ha confermato che parte del personale di Roma già dalla prossima settimana
potrebbe essere trasferito nel palazzo di via Schiavonetti per concludere il
trasferimento di tutti i lavoratori nel mese di luglio; a Milano si sono fatti
ulteriori passi in avanti per lo spostamento della sede (l’area di via Caldera,
zona San Siro, in pole position come possibile futura destinazione).
Fim – Fiom – Uilm Nazionali
Coordinamento RSU
Italtel
5 maggio 2021
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