Queste sono le cose che pensiamo, che vediamo e che succedono.
Vale la pena di continuare a ricordare che a Castelletto ci sono più di 900 persone che lavorano di cui 195 in CIGS. Inoltre in questi anni da Castelletto hanno dato le dimissioni più di 617 lavoratori aderendo ai percorsi di uscita. Castelletto è la realtà più grande del gruppo Italtel.
E’ abbastanza comprensibile che a Castelletto si stanno concentrando tutti i problemi che ci sono in Italtel. Per la dimensione dei numeri e dei problemi, è come se fossimo seduti su una polveriera. Quello che ci domandiamo ad esempio, è come si possano mettere in CIGS le persone di Castelletto per poi trasferire le attività in altri siti (vedi iNEM?).
In questo periodo tutti noi, ma proprio tutti, siamo sotto pressione, ciascuno per la propria attività e per le proprie competenze.
TUTTO, man mano che passano i giorni, si sta facendo complicato. Per questo rivolgiamo questo appello a tutti i colleghi di Castelletto:
serve una coesione nella chiarezza
L’Azienda ci sta mettendo molto del suo nel complicare la situazione creandoci problemi, come mai è accaduto fino ad oggi.
Il mancato rispetto dell’accordo del 25 gennaio scorso, per quanto riguarda la parte del rientro al lavoro di 20 colleghi in CIGS, in questo momento è la punta dell’iceberg dei problemi.
E’ un comportamento ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE.
Il Sindacato Nazionale ha scritto una lettera di diffida all’Azienda.
Un secondo problema riguarda l’integrazione economica di 400€ mensili per i colleghi che decidono di rimanere in CIGS per tutti gli 8 mesi, cioè fino a dicembre.
Al momento ci risulta siano 4 le persone interessate. l’Azienda deve tenere fede agli impegni che ha assunto il 25 gennaio perché le parole date sono importanti, ma anche per non dare spazio a chi vuole destabilizzare una situazione già di per se GRAVISSIMA.
In questo momento per la parte economica, la vicenda si è risolta positivamente.
In una grave situazione ci sono degli episodi che PREOCCUPANO, per questo è necessaria la massima vigilanza e nervi saldi da parte di tutti. La violenza è da sempre nemica dei lavoratori, del sindacato e la rabbia non porta da nessuna parte.
In questo contesto c’è chi continua la sua opera di destabilizzazione contro la RSU, Non contro l’Azienda, ma contro la RSU, con comunicazioni non corrette e atteggiamenti solo distruttivi, anche perché i pochi miglioramenti espressi sono frutto del quotidiano lavoro della RSU nel rapporto costante con i lavoratori.
Queste situazioni, ci pare corretto debbano essere evidenziate a tutti i colleghi, perché come abbiamo più volte scritto, andiamo incontro ad una stagione dove la gestione dei problemi sarà sempre, ma sempre PIU’ COMPLICATA.
FORSE potremmo farcela, ma solo con l’aiuto e il supporto di tutti.
ABBIAMO DECISO DI SCRIVERE QUESTE COSE PERCHE’ ABBIAMO BISOGNO DI FARE CHIAREZZA E PER QUESTO “DI SENTIRE” CHE LE PERSONE CI SONO, CHE CI SOSTENGONO IN QUESTA COMPLICATISSIMA DIFFICILE SITUAZIONE.
Ieri giovedì 17 aprile si è tenuto l’incontro per il calendario annuo e nei prossimi giorni ci sarà da parte dell’Azienda, come previsto dagli accordi, l’apertura della procedura di mobilità per permettere ai colleghi che intendono lasciare l’azienda, di poterlo fare.
Ma in tutto il lavoro quotidiano NON dimentichiamo che il prossimo 22 aprile cade l’anniversario della morte del nostro collega di lavoro LORENZO SPINELLI, sarà un giorno complicato perché la stragrande maggioranza delle persone sarà a casa in CDS. Noi lo ricorderemo ugualmente, come sempre, con una mail che invieremo a tutti, PER NON DIMENTICARE, perché non vogliamo e non possiamo dimenticare.
Il nostro pensiero va sempre soprattutto ai colleghi in CIGS. Continueremo a dare tutto il nostro sostegno, a fornire tutte le informazioni, tenere i rapporti.
Dobbiamo tornare come nel 2010 a saldarci, magari con forme nuove, perché sempre di più non ci si salverà da soli.
News: la COLGAR società metalmeccanica di S.Pietro all’Olmo è fallita per carenza di liquidità pur avendo 20 ML€ di commesse.
Sono state richieste ad HR informazioni riguardo all’azienda Abbeynet. È stato risposto che 2 persone di questa azienda sono presenti in Italtel per un addestramento (di alcune settimane) su attività di testing nel quadro di un accordo di partnership/collaborazione. È stato dichiarato che non viene tolto lavoro a personale Italtel: questa azienda verrà eventualmente utilizzata nel caso si verifichino picchi di attività di testing in sedi estere.
RSU Italtel Castelletto
18 aprile 2014