Giovedì
1 febbraio si è tenuto in Assolombarda l’incontro fra il
Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali,
Nazionali e l’Azienda, per giungere alla firma dell’accordo sugli
esodi incentivati per il 2018.
In
base a quanto sottoscritto al MiSE lo scorso 19 dicembre, il
presupposto dell’accordo prevedeva l’erogazione di un incentivo
di importo pari o superiore a quanto erogato per i dimissionari 2017
(18 mensilità più l’eventuale preavviso).
Nel
dettaglio, l’accordo sottoscritto in Assolombarda prevede:
Per
i lavoratori che entro il 30/06/2023 NON
matureranno i requisiti pensionistici e che usciranno dall’azienda
entro il 30/06/2018, attraverso la non opposizione al licenziamento
per poter utilizzare la NASPI, avranno un incentivo pari a 24
mensilità (più preavviso).
Per
i lavoratori che entro il 30/06/2023 NON
matureranno i requisiti pensionistici e che usciranno dall’azienda
entro il 30/06/2018, NON
intendendo
utilizzare la NASPI, avranno un incentivo pari a 24 mensilità.
Per
i lavoratori che entro il 30/06/2023 matureranno i requisiti
pensionistici l’articolazione dell’accordo prevede quattro
casistiche:
-
Coloro che agganceranno la pensione nei 24 mesi di NASPI avranno un incentivo pari a 18 mensilità (più preavviso).
-
Coloro che, terminati i 24 mesi di NASPI, si troveranno scoperti per un periodo inferiore/uguale ai 12 mesi prima di poter andare in pensione, avranno le 18 mensilità (più preavviso) e il pagamento dei contributi necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
-
Per coloro che maturano i requisiti per raggiungere il primo trattamento pensionistico oltre 12 ed entro 24 mesi successivi al periodo di NASPI: un importo lordo pari a 18 mensilità, un importo lordo pari al valore dei contributi volontari necessari al conseguimento della pensione dal termine della NASPI e un importo lordo mensile di 1500 euro per ogni mese successivo ai 36 mesi dall’inizio della NASPI e fino al conseguimento della pensione.
-
Per coloro che maturano i requisiti per raggiungere il primo trattamento pensionistico oltre 24 ed entro 36 mesi successivi al periodo di NASPI: un importo lordo pari a 18 mensilità, un importo lordo pari al valore dei contributi volontari necessari al conseguimento della pensione dal termine della NASPI e un importo lordo mensile di 1500 euro per il periodo da 36 a 48 mesi dall’inizio della NASPI e di 1600 euro per il periodo dal 49° mese al conseguimento della pensione e non oltre al 60° mese dall’inizio della NASPI.
Sono
confermate le 12 mensilità di incentivo per i dipendenti che
aderiranno al percorso che li porterà all’assunzione in Exprivia.
I
lavoratori interessati a questo percorso di uscita avranno tempo fino
al 31 marzo 2018 per dichiarare la loro disponibilità.
Le
uscite dovranno avvenire entro il 30 giugno 2018.
A
tutti i dipendenti che aderiranno al percorso, l’Azienda fornirà
una lettera
di garanzia,
che prevede, qualora vi fossero cambiamenti legislativi in tema di
pensioni, un intervento Italtel a copertura dei periodi di scopertura
contributiva.
Come
Sindacato siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto tenuto conto
della volontarietà, dell’esodo incentivato, e dell’erogazione da
parte di Italtel di un corrispettivo economico migliorativo rispetto
all’anno precedente.
Non
vi è dubbio che stiamo assistendo a un “esodo di massa”, seppur
volontario, con le previsioni di uscita, secondo Italtel, di oltre
200 colleghi in poco più di un anno. Questo l’obiettivo
dell’Azienda. È necessaria una riflessione di TUTTI rispetto alla
natura che connoterà Italtel nei prossimi due anni.
Durante
l’incontro si sono chiesti all’Azienda dettagli sulla situazione
nelle aree Decomissioning, BUL (Banda Ultra Larga) e TechMahindra.
Per
il Decomissioning si è avuta conferma della sostanziale chiusura
delle attività che Italtel aveva fin qui svolto per Telecom. Si
ipotizza per i prossimi mesi il possibile coinvolgimento di Italtel
in relazione a una nuova commessa che riguarderà non più il
compattamento delle centrali telefoniche ma la loro chiusura (la
partecipazione Italtel è però legata alla vittoria nella gara di
appalto che Telecom deve indire).
L’Area
BUL vede al contrario un ulteriore incremento di carico lavorativo
che Italtel intende gestire con l’assunzione di una cinquantina di
nuovi dipendenti nelle sedi di Milano e Roma. Il Responsabile HR ha
confermato che le 4 persone attualmente in regime di CDS al 35%,
segnalate dalla RSU, sono state ricollocate in BUL e che, superato il
periodo di training, in caso di positiva integrazione nella nuova
area vedranno ridotta la percentuale di CDS (nei prossimi giorni,
dopo verifica coi responsabili BUL, HR comunicherà alla RSU e ai 4
lavoratori la data del passaggio al CDS al 13%).
La
ricollocazione verso la Banda Ultra Larga è tuttora sul tavolo:
l’Azienda conferma la disponibilità, prima di procedere a nuove
assunzioni, a valutare lo spostamento di altri lavoratori in esubero
(o anche non eccedenti, vedi parte delle persone del Decommissioning
già ricollocate in BUL): come
Sindacato sollecitiamo i lavoratori interessati al passaggio, a
contattarci il prima possibile.
Per
quanto riguarda il personale TechMahindra, ex Italtel, abbiamo
nuovamente sollecitato l’Azienda a farsene carico, anche attraverso
la ricollocazione in attività aziendali; il responsabile HR ha preso
atto della richiesta sindacale, ma non si è potuto approfondire la
questione causa l’assenza dell’AD Italtel.
Il
Sindacato ha inoltre richiesto un incontro al MiSE sull’acquisizione
di Italtel da parte di Exprivia con la presenza dei due
Amministratori delegati per capire quali scenari si apriranno con
questa operazione di acquisizione.
FIM-FIOM-UILM
Nazionali
Coordinamento
Nazionale RSU gruppo Italtel
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