sabato 3 febbraio 2018

Accordo esodi incentivati 1 febbraio 2018

Giovedì 1 febbraio si è tenuto in Assolombarda l’incontro fra il Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali, Nazionali e l’Azienda, per giungere alla firma dell’accordo sugli esodi incentivati per il 2018.
In base a quanto sottoscritto al MiSE lo scorso 19 dicembre, il presupposto dell’accordo prevedeva l’erogazione di un incentivo di importo pari o superiore a quanto erogato per i dimissionari 2017 (18 mensilità più l’eventuale preavviso).
Nel dettaglio, l’accordo sottoscritto in Assolombarda prevede:
Per i lavoratori che entro il 30/06/2023 NON matureranno i requisiti pensionistici e che usciranno dall’azienda entro il 30/06/2018, attraverso la non opposizione al licenziamento per poter utilizzare la NASPI, avranno un incentivo pari a 24 mensilità (più preavviso).
Per i lavoratori che entro il 30/06/2023 NON matureranno i requisiti pensionistici e che usciranno dall’azienda entro il 30/06/2018, NON intendendo utilizzare la NASPI, avranno un incentivo pari a 24 mensilità.
Per i lavoratori che entro il 30/06/2023 matureranno i requisiti pensionistici l’articolazione dell’accordo prevede quattro casistiche:
  1. Coloro che agganceranno la pensione nei 24 mesi di NASPI avranno un incentivo pari a 18 mensilità (più preavviso).
  2. Coloro che, terminati i 24 mesi di NASPI, si troveranno scoperti per un periodo inferiore/uguale ai 12 mesi prima di poter andare in pensione, avranno le 18 mensilità (più preavviso) e il pagamento dei contributi necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
  3. Per coloro che maturano i requisiti per raggiungere il primo trattamento pensionistico oltre 12 ed entro 24 mesi successivi al periodo di NASPI: un importo lordo pari a 18 mensilità, un importo lordo pari al valore dei contributi volontari necessari al conseguimento della pensione dal termine della NASPI e un importo lordo mensile di 1500 euro per ogni mese successivo ai 36 mesi dall’inizio della NASPI e fino al conseguimento della pensione.
  4. Per coloro che maturano i requisiti per raggiungere il primo trattamento pensionistico oltre 24 ed entro 36 mesi successivi al periodo di NASPI: un importo lordo pari a 18 mensilità, un importo lordo pari al valore dei contributi volontari necessari al conseguimento della pensione dal termine della NASPI e un importo lordo mensile di 1500 euro per il periodo da 36 a 48 mesi dall’inizio della NASPI e di 1600 euro per il periodo dal 49° mese al conseguimento della pensione e non oltre al 60° mese dall’inizio della NASPI.
Sono confermate le 12 mensilità di incentivo per i dipendenti che aderiranno al percorso che li porterà all’assunzione in Exprivia.
I lavoratori interessati a questo percorso di uscita avranno tempo fino al 31 marzo 2018 per dichiarare la loro disponibilità.
Le uscite dovranno avvenire entro il 30 giugno 2018.
A tutti i dipendenti che aderiranno al percorso, l’Azienda fornirà una lettera di garanzia, che prevede, qualora vi fossero cambiamenti legislativi in tema di pensioni, un intervento Italtel a copertura dei periodi di scopertura contributiva.
Come Sindacato siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto tenuto conto della volontarietà, dell’esodo incentivato, e dell’erogazione da parte di Italtel di un corrispettivo economico migliorativo rispetto all’anno precedente.
Non vi è dubbio che stiamo assistendo a un “esodo di massa”, seppur volontario, con le previsioni di uscita, secondo Italtel, di oltre 200 colleghi in poco più di un anno. Questo l’obiettivo dell’Azienda. È necessaria una riflessione di TUTTI rispetto alla natura che connoterà Italtel nei prossimi due anni.
Durante l’incontro si sono chiesti all’Azienda dettagli sulla situazione nelle aree Decomissioning, BUL (Banda Ultra Larga) e TechMahindra.
Per il Decomissioning si è avuta conferma della sostanziale chiusura delle attività che Italtel aveva fin qui svolto per Telecom. Si ipotizza per i prossimi mesi il possibile coinvolgimento di Italtel in relazione a una nuova commessa che riguarderà non più il compattamento delle centrali telefoniche ma la loro chiusura (la partecipazione Italtel è però legata alla vittoria nella gara di appalto che Telecom deve indire).
L’Area BUL vede al contrario un ulteriore incremento di carico lavorativo che Italtel intende gestire con l’assunzione di una cinquantina di nuovi dipendenti nelle sedi di Milano e Roma. Il Responsabile HR ha confermato che le 4 persone attualmente in regime di CDS al 35%, segnalate dalla RSU, sono state ricollocate in BUL e che, superato il periodo di training, in caso di positiva integrazione nella nuova area vedranno ridotta la percentuale di CDS (nei prossimi giorni, dopo verifica coi responsabili BUL, HR comunicherà alla RSU e ai 4 lavoratori la data del passaggio al CDS al 13%).
La ricollocazione verso la Banda Ultra Larga è tuttora sul tavolo: l’Azienda conferma la disponibilità, prima di procedere a nuove assunzioni, a valutare lo spostamento di altri lavoratori in esubero (o anche non eccedenti, vedi parte delle persone del Decommissioning già ricollocate in BUL): come Sindacato sollecitiamo i lavoratori interessati al passaggio, a contattarci il prima possibile.
Per quanto riguarda il personale TechMahindra, ex Italtel, abbiamo nuovamente sollecitato l’Azienda a farsene carico, anche attraverso la ricollocazione in attività aziendali; il responsabile HR ha preso atto della richiesta sindacale, ma non si è potuto approfondire la questione causa l’assenza dell’AD Italtel.
Il Sindacato ha inoltre richiesto un incontro al MiSE sull’acquisizione di Italtel da parte di Exprivia con la presenza dei due Amministratori delegati per capire quali scenari si apriranno con questa operazione di acquisizione.

FIM-FIOM-UILM Nazionali
Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel

2 febbraio 2018

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