Mercoledì
29 novembre si è tenuto in Assolombarda il terzo incontro fra il
Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali,
Nazionali e l’Azienda, per fare il punto sull’approvazione
dell’Omologa da parte del Tribunale di Milano (con il conseguente
Closing di Exprivia) e per definire la gestione delle eccedenze 2018.
L’Amm.
Delegato ha confermato che il Tribunale di Milano ha dato esito
positivo all’Omologa in data 13 novembre e che, essendo trascorsi i
15 gg. previsti senza che vi sia stata opposizione da parte dei
creditori Italtel, la stessa Omologa è a tutti gli effetti
operativa.
Il
Closing con Exprivia dovrebbe avvenire il prossimo 14 dicembre (nella
stessa data verrà rinnovato il CdA, si approverà il nuovo Statuto,
si sbloccheranno le linee di credito richieste da Italtel).
Nel
mese di gennaio verrà presentato alle OO.SS. il Piano Industriale
del gruppo Exprivia/Italtel (le aziende rimarranno distinte per i
prossimi tre anni, periodo nel quale si procederà a rafforzare la
sinergia a livello di prodotti e servizi offerti, sul mercato
italiano ed estero, dalle due Società).
Sulla
gestione esuberi 2018 il Sindacato ha ribadito che alcune delle
azioni previste da Italtel per la riduzione del personale eccedente
non sono sufficienti.
In
particolare rimangono divergenze sul numero di persone che l’Azienda
ha detto di poter recuperare grazie ai Progetti Finanziati Regioni
Lombardia, Sicilia e MiSE.
L’AD
ha riferito che è purtroppo diminuita la percentuale di
finanziamento a fondo perduto che Italtel otterrà: rispetto a una
previsione iniziale del 35% si è passati a una percentuale del 25%
che, in valore assoluto, comporterà un calo dei finanziamenti da 7 a
5ML€ (compensato in minima parte da una somma di 80mila€ di
minori interessi sulla parte di progetto sottoposta a prestito
agevolato).
Come
OO.SS. abbiamo chiesto che, nel calcolo dei lavoratori recuperabili
grazie ai Progetti sopracitati, vi sia da parte dell’Azienda
chiarezza sulle cifre presentate, tenuto conto dell’impatto
positivo che il recupero (favorito anche dall’impegno che il
Sindacato ha assunto verso le Istituzioni per favorire lo sblocco dei
finanziamenti) avrà sulle persone.
Sul
secondo strumento utilizzabile per la riduzione eccedenze, il
passaggio in Exprivia di lavoratori Italtel, al momento il risultato
ottenuto è decisamente inferiore rispetto ai numeri preventivati.
L’Azienda
ha precisato che delle 44 persone finora contattate da Exprivia, una
ventina sono state ritenute idonee all’assunzione (a oggi sono 2 i
colleghi di Castelletto che formalmente hanno aderito alla proposta
di ricollocazione).
Il
Sindacato ha sottolineato che la scelta, delicata, di dimettersi, può
essere presa solo se il percorso illustrato appare chiaro a tutte le
persone. A questo proposito Italtel ha fornito dettagli ulteriori
sulla nascita di due Competence Center a Carini, uno legato alla
Sanità Digitale, l’altro a SAP, che vedrebbero coinvolti i
dipendenti Italtel aderenti il percorso d’uscita (nei due
Competence Center l’attività dei colleghi verrà seguita da
personale Exprivia, nella fase di acquisizione del know-how
necessario a svolgere le attività future).
Un
ulteriore elemento che potrebbe diminuire la platea degli esuberi è
la ricollocazione interna in Azienda: HR Italtel si è detta
disponibile a valutare il passaggio su base volontaria di un gruppo
(quantificabile in 7/8 unità), di persone in CDS “pesante” verso
l’Area BUL (Banda Ultra Larga). Il sindacato a sua volta proverà a
contattare le persone che potrebbero essere coinvolte nella
ricollocazione (l’invito che rivolgiamo ai colleghi è di
contattarci loro per primi se ritengono interessante la proposta
delineata dall’Azienda).
Altri
temi, oltre quelli accennati sopra, per ridurre gli eccedenti, sono:
-
l’uscita obbligatoria, chiesta dall’Azienda, verso la pensione, di 26 lavoratori entro fine 2018
-
un nuovo piano di esodi incentivati (sempre per l’anno prossimo)
-
il numero complessivo delle uscite che si sono avute (e si avranno nel mese di dicembre) nel 2017.
Sul
Decommissioning, l’AD ha dichiarato che Telecom ha avviato “la
ripresa” della commessa, per quanto non si sia ancora giunti al
ripristino normale dell’attività per il 2018. Come Sindacato
continuiamo a tenere focalizzata la situazione.
È
stata infine avanzata da parte sindacale la richiesta di un
ripristino della Quota Accantonata “congelata” con l’accordo
stipulato nel febbraio 2015. L’Amministratore Delegato si è detto
disponibile al ripristino dell’Istituto di II Livello a partire dal
2019 (tenuto conto che nel 2018 i vincoli di bilancio sono tali da
non consentire un margine di manovra “ampio” al management
Italtel).
Il
prossimo incontro è previsto per mercoledì 6 dicembre (con ogni
probabilità al MiSE) con l’intenzione manifestata da entrambe le
parti di giungere a una conclusione positiva della vertenza. I tre
temi, CDS, pensionamenti obbligatori e uscite incentivate di fine
anno, saranno oggetto di forte discussione per poter chiudere la
trattativa.
L’esito
positivo, per parte nostra, potrà avvenire solo di fronte a un
impegno chiaro da parte Italtel di evitare l’uso di strumenti
traumatici nella gestione di eventuali esuberi che l’Azienda
potrebbe dover affrontare dal primo luglio 2018 (una volta terminati
i 6 mesi di CDS che a oggi, salvo novità nella Legge di Bilancio in
corso di approvazione al Parlamento, non sono prorogabili).
FIM-FIOM-UILM
Nazionali
Coordinamento
Nazionale RSU gruppo Italtel
30
novembre 2017
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