I
SEGNALI DELLE ULTIME SETTIMANE SONO PREOCCUPANTI.
Stiamo assistendo a:
- un
aumento della CIGS
- uno
spostamento di diversi colleghi nel Service Center, partendo da coloro che
lavoravano nella disciolta Market Unit International (da quello che
intuiamo il Service Center si “ingrosserà” nei giorni a venire)
- un
taglio di commesse, attività e contratti
- dimissioni di colleghi che nell’incertezza preferiscono guardare altrove
In poche parole Italtel,
nell’attesa della NewCO, si sta impoverendo, a un punto tale che diventa
difficile ipotizzarne un futuro solido.
PSC
PER ORA NON CI CONVINCE.
È realmente interessata
all’intero perimetro aziendale o dietro l’angolo potremmo subire uno spezzatino
della Società?
NON
POSSIAMO ASSISTERE INERMI E ABULICI A QUANTO ACCADE.
Dobbiamo reagire allo stato
di fatto da subito. Se non è chiaro lo evidenziamo per bene:
O CI SI MUOVE DECISI O SI AFFONDA.
SVEGLIA!
NON
ESISTONO MOTIVAZIONI PER NON MUOVERSI.
È ora di finirla con
rassegnazione, paura, fatalismo, interessi personali, da piccolo bottegaio
egoista. Quante persone si ritenevano indispensabili e hanno scoperto, sulla
propria pelle, che Italtel non li considerava tali?
PER
PRIMA COSA: METTETE IN PRATICA LE FORME DI LOTTA IN ATTO.
Dobbiamo ottenere:
- un
impegno dei nuovi soci ad acquisire l’intera Italtel
- un
impegno dei nuovi soci a garantire il supporto finanziario per sbloccare
gli acquisti verso i fornitori
- una
prosecuzione delle attività (in particolare nella R&D)
- un supporto del Governo, tramite Cassa Depositi e Prestiti, per far nascere una NewCO con concrete prospettive di stabilità e crescita futura
Nei
giorni a venire, in base all’evolversi delle cose (all’esito dell’incontro che
avremo con Italtel il 27 ottobre in Assolombarda) si deciderà insieme come
rispondere a decisioni altrui che potrebbero farci molto male.
Coordinamento RSU Italtel
14 ottobre 2021
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