giovedì 25 novembre 2021

Incontro in Assolombarda del 23 / 11 / 2021

Martedì 23 novembre si è tenuto in Assolombarda l’incontro fra il Coordinamento Nazionale RSU, le Strutture Sindacali Territoriali, Nazionali e l’Azienda, per fare il punto della situazione su:

  • Aggiornamento sulla procedura di concordato Italtel
  • Aggiornamento sulle attività del 2021
  • Discussione sulla gestione esuberi (contestuale uso di ammortizzatori sociali e di un piano esodi incentivati per far fronte alle eccedenze)
  • Service Center

 

L’A.D. non ha evidenziato novità rilevanti rispetto alla procedura di Concordato. È prevista per il 9 dicembre p.v. l’udienza per l’Omologa, Omologa che, salvo imprevisti, sarà ufficializzata nei giorni successivi l’udienza.

A valle dell’Omologa (indicativamente nelle prime settimane del 2022) partirà la NewCO con il passaggio diretto dell’intero personale Italtel in base all’art. 47 della Legge 428/90.

Rispetto alla NewCO non vi sono purtroppo certezze sull’erogazione del finanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti, che dovrebbe supportare l’operazione portata avanti dai nuovi azionisti (la speranza è di avere notizie certe e positive nelle prossime settimane).

Rispetto alle attività si registrano segnali positivi nel rapporto con Open Fiber, nelle commesse per Fibercop e nel Multivendor TIM. Inoltre, la prossima uscita dalla procedura concordataria permetterà a Italtel una partecipazione a gare pubbliche e il probabile rientro della stessa Società nell’albo fornitori di importanti clienti quali Unicredit, Intesa, Enel.

Il tema principale, oggetto dell’incontro, verteva sulla gestione dei 150 esuberi dichiarati nel Piano Industriale Italtel e sull’uso degli ammortizzatori sociali per farvi fronte.

Italtel ha ribadito la volontà di giungere a un accordo con il Sindacato per una gestione “soft” dichiarandosi però impossibilitata al momento a far meno della CIGS (scade nel giugno 2022) non avendo altri ammortizzatori disponibili.

Anche sul fronte “quantità del personale eccedente” l’Azienda ha ribadito i 150 dipendenti indicati la scorsa primavera nel Piano Industriale.

Come Sindacato non abbiamo ritenuto soddisfacente una simile risposta.

A nostro avviso è necessario siglare un accordo che preveda una gestione omnicomprensiva del “problema occupazionale” Italtel. 

Un accordo che definisca in modo chiaro:

  • il passaggio (in tempi certi) dalla CIGS a un ammortizzatore quale potrebbe essere il Contratto di Espansione (l’Azienda ha mostrato disponibilità alla discussione)

 

  • la riduzione degli esuberi tenendo conto delle uscite volontarie che vi sono state nel 2021 (personale non sostituito da assunzioni) e delle uscite che vi saranno nel biennio 2022/2023

 

  • su quest’ultime (uscite 2022/2023) la sottoscrizione di un accordo che preveda incentivi sia per coloro che si agganceranno alla pensione sia per coloro che, seppure più giovani, manifestino la volontà di dimettersi (e non rientrino nel novero delle persone ritenute indispensabili, per le quali l’Azienda manifesti la volontà di “trattenere” il lavoratore dimissionario)

 

  • una percentuale di riduzione oraria inferiore a quanto applicato ora con la CIGS (serve a poco cambiare ammortizzatore sociale se non variano le percentuali di CIGS o CDS o altro, applicate alle persone)

 

  • la chiusura del Service Center, vuoi per dimissioni/pensionamenti di alcuni colleghi che ne fanno parte, vuoi per loro ricollocazione in altri reparti.

 

Le parti hanno convenuto che i punti sopra elencati debbano essere approfonditi nelle prossime settimane (il primo incontro è previsto per il 21 dicembre) con la volontà di giungere all’accordo entro fine anno.

Si può definire soddisfacente l’esito dell’incontro odierno, ma va anche evidenziato il carattere interlocutorio del medesimo.

Ci auguriamo che prosegua un dialogo costruttivo con Italtel e si giunga a un accordo in tempi brevi, un accordo che dia certezze ai lavoratori, in modo che si chiuda la vicenda esuberi 2021/2023, vi sia un’applicazione più leggera degli ammortizzatori sociali (che incide sulle entrate dei dipendenti e impatta negativamente sulle commesse per le quali lavorano) e si risolva una volta per tutte il problema del Service Center (chiudendolo).


FIM-FIOM-UILM Nazionali

Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel

24 novembre 2021

 

  

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