Venerdì 6 novembre le RSU e il Sindacato sono stati convocati dall'Azienda per comunicazioni riguardanti il proseguimento del lavoro da remoto e della CIGO per COVID, a fronte dei nuovi DCPM.
Come già comunicato da HR,
in accordo con le RSU, l’attività da remoto proseguirà per tutti fino al 4
dicembre, utilizzando Smart Working.
È stato confermato (e pubblicato
in Intranet), che da questa settimana viene sospeso il servizio Bus
Castelletto, visto l'utilizzo praticamente nullo.
Il
Responsabile HR ci ha informati dell’intenzione di proseguire con la CIGO COVID
per ulteriori 6 settimane previste nei nuovi DPCM, in continuità
con quanto fatto finora (media di 1 giorno di CIGO a settimana pro capite, con
un massimo di 2 giorni a persona, e maturazione completa di tutti gli istituti).
L'inizio del nuovo periodo
di CIGO nei DPCM è previsto per il 13 novembre.
Vista la pianificazione in
corso della CIGO (terminerà il 20 novembre, con l’ultima settimana del mese
esente da Cassa) Italtel potrebbe utilizzare solo 5 delle 6 settimane (la
settimana dal 13 al 20 fa parte della CIGO in corso). Tenendo conto della
chiusura natalizia, la CIGO andrebbe quindi dal 30 novembre 2020 all’8 gennaio
2021.
Per il periodo successivo,
l'Azienda ha dichiarato di volersi riservare di fare una valutazione, sia per
quanto riguarda l'eventuale disponibilità di ulteriore CIGO COVID sia alla luce
dell'evoluzione della situazione societaria.
Sulla “proposta” di ulteriori 5 settimane di Cassa abbiamo
rimarcato che a nostro avviso la CIGO COVID applicata da Italtel è motivata esclusivamente
da esigenze economiche/finanziarie e non a causa di un effettivo calo del
lavoro.
La risposta dell'Azienda
è stata perlomeno singolare: ci è stato detto che lecitamente si possono avere
valutazioni diverse!
Come
sindacato abbiamo ribadito la contrarietà sulle modalità di applicazione della
CIGO
in essere: non è accettabile né che
all’interno delle stesse aree ci sia un differente peso di CIGO sulle persone
né che a livello generale siano sempre gli stessi a sopportare il peso
maggiore, una minoranza a cui viene accollato costantemente l'impatto massimo
di 2 giorni settimanali.
Uno
strumento utile a un’applicazione più equa della CIGO avrebbe potuto essere,
per esempio, la ricollocazione del personale. Sappiamo di alcune
aree che lavorano full time mentre altre si ritrovano con un carico lavorativo
ridotto. HR e il management Italtel devono, a nostro avviso, favorire lo
spostamento interno per poter utilizzare al meglio il personale, abbassando
l’impatto CIGO su chi finora ne ha pagato le conseguenze maggiori.
Ricollocazione
che deve partire dal Service Center (reparto che da sempre
abbiamo ritenuto non dovesse venire alla luce). A seguito dell’ultima
riorganizzazione HR ha confermato che nel Service Center è entrato nuovo
personale: possibile che la
riorganizzazione non consenta anche delle uscite?
Non
solo, le aziende possono ricorrere, sottoscrivendo un accordo coi sindacati, al
Fondo Nuove Competenze, finalizzato a riqualificare i
lavoratori in modo siano riconvertiti e trovino, all’interno dell’azienda,
nuovi sbocchi professionali volti a ridurre eccedenze. Perché Italtel non
valuta questo percorso? Saremo i primi a sostenere uno strumento del genere.
Le carenze gestionali di
Italtel non sono però unica causa di quanto sta avvenendo. Giungono voci di persone che nonostante la CIGO lavorano più ore delle
previste o che ricorrono agli straordinari. Esempio di professionalità?
Timore di non inimicarsi il proprio responsabile? Impossibile rispondere: rimarchiamo che un comportamento simile non
va tenuto, dà forza a Italtel per non svolgere il proprio lavoro di gestione
ottimale dei lavoratori.
Abbiamo
chiesto di poter usufruire delle ferie aggiuntive
(ovvero quelle che ci spettano come contrattazione di II Livello), in via del
tutto eccezionale data la situazione, entro aprile del prossimo anno. Possibilità
negata: se non consumate, le ferie aggiuntive verranno azzerate a fine anno.
Ricordiamo
inoltre ai colleghi che la tredicesima di quest’anno sarà pari ai 9/12 della
tredicesima effettiva: i primi 3 mesi del 2020 non sono al momento
pagabili da parte d’Italtel a causa della Prenotativa. Verranno corrisposti, al
pari delle altre voci retributive congelate dal 7 aprile scorso, al termine del
periodo di Prenotativa.
Tornando,
in conclusione, al tema spinoso del prolungamento CIGO, ribadiamo che allo
stato attuale siamo CONTRARI alle settimane aggiuntive:
riqualificazione del personale, spostamenti interni, Fondo Nuove Competenze,
sono meccanismi alternativi che Italtel deve prendere in considerazione.
Fra
l’altro risulta incomprensibile il costante e reiterato ricorso alla CIGO in
assenza di un Piano Industriale che determini le attività
sulle quali Italtel punta e il personale che intende impiegare.
Pertanto
invitiamo l’Azienda a fermarsi e a procedere con un incontro alla presenza
dell’Amministratore Delegato, del Coordinamento e delle Segreterie Nazionali.
Coordinamento Nazionale RSU Italtel
FIM-FIOM-UILM territoriali
11 novembre 2020
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