Martedì 24 novembre si è svolto l’incontro fra le RSU, il Sindacato e l'Azienda per discutere di un eventuale proseguimento della CIGO COVID.
L’A.D. ha confermato che, a
seguito della contrazione del fatturato, l’Azienda intende usufruire di
ulteriori 6 settimane di CIGO previste dagli ultimi provvedimenti del Governo. Come
già comunicato nel precedente incontro, a causa dell’accavallarsi dei periodi
di CIGO, Italtel potrà usufruire di “sole” 5 ulteriori settimane, nel periodo 30
novembre 2020 - 15 gennaio 2021.
A seguito della nostra richiesta
di un maggior equilibrio nella fruizione della CIGO fra i reparti, e
all’interno dei reparti stessi, il Responsabile HR ha risposto che finora, solo
dove strettamente necessario, si è applicata una CIGO con pesi differenti in
base al carico di lavoro delle aree coinvolte.
Da parte sindacale si è sottolineato
con forza che i lavoratori non evidenziano cali nei carichi di lavoro, che
l’impatto CIGO non è equilibrato all’interno dei reparti, che il numero di
uscite, circa 60 da inizio pandemia, non compensate da assunzioni, crea
squilibri: per tutto questo riteniamo che l’utilizzo CIGO sia relativo più a
una riduzione costi che a una riduzione del lavoro.
Abbiamo
quindi ribadito la richiesta di sospendere la CIGO, utilizzandola casomai dopo la
presentazione del nuovo Piano Industriale.
L’A.D. si è detto in
disaccordo riguardo al tema calo attività, portando alcuni dati di bilancio relativi
a settembre:
- il
fatturato è di 166 mln €, a fronte dei 238 mln del 2019 (calo del 30%)
- il
margine lordo è di 33 mln, contro i 46 del 2019 46 (calo del 30%)
- la
marginalità sale invece al 20%, contro il 19% del 2019
Per il 2020 il fatturato sarà
nell’intorno di 255 mln (calo del 30% sul 2019).
Per
l’Azienda non è possibile evitare l’ulteriore ricorso alla CIGO.
Da parte sindacale ci siamo
detti indisponibili a firmare un accordo richiedendo, qualora l’Azienda si fosse
mossa unilateralmente, un riequilibrio attraverso azioni quali la suddivisione del
peso CIGO fra figure con uguale fungibilità, tramite rotazione; si è pure
ipotizzato il ricorso al Fondo Nuove Competenze.
L’A.D. si è detto
disponibile a un riequilibrio dove possibile fra (e nei) reparti, con
l’obiettivo di “appiattire la curva” CIGO, prendendo atto della richiesta del
Sindacato di non creare grossi squilibri. Italtel verificherà inoltre la
possibilità di riqualificazioni/spostamenti, utilizzando (se sarà possibile) il
Fondo Nuove Competenze.
L’A.D. vede invece
complicata l’applicazione della rotazione.
Si è deciso di comune
accordo di rivedersi fra un paio di settimane per verificare la fattibilità
degli impegni che Italtel ha concordato con il Sindacato.
L’A.D.
ha poi fornito aggiornamenti sull’attuale situazione aziendale.
Col rinnovo di tre mesi
della Prenotativa è scaduta l’esclusiva concessa a PSC, che attualmente sta definendo
la propria proposta dialogando con i vari stakeholder (il fondo
SRCP/Pillarstone, le banche creditrici, CISCO, TIM). La proposta PSC, che riguarderà
sia il Piano Industriale sia la soddisfazione dei creditori, dovrebbe arrivare
entro fine mese in modo, dopo l’approvazione da parte di un esperto
indipendente, di presentare domanda di 186 bis. L’omologa si concretizzerebbe
nella seconda parte del 2021.
Confermando le notizie di
stampa, l’A.D. ci ha informati che anche SIRTI sta partecipando a questa fase.
In settimana SIRTI dovrebbe presentare una proposta non vincolante.
Stesso discorso per Exprivia
che sembra intenzionata a presentare una sua offerta.
A precisa domanda l’A.D. ha
confermato che tutte le proposte che
verranno prese in considerazione dovranno soddisfare i presupposti di
mantenimento dell’attuale perimetro aziendale e salvaguardia dell’occupazione.
Tutt’al più le varie offerte potrebbero differire sotto l’aspetto della
gestione dei debiti nei confronti dei creditori.
Coordinamento Nazionale RSU Italtel
26 novembre 2020
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